“La Scapiliata” di Leonardo da Vinci

DOVE

Gallerie d’Italia Palazzo Zevallos Stigliano
Via Toledo 185, Napoli

QUANDO

Dal 6 luglio al 2 settembre 2018

La nuova edizione della rassegna L’Ospite illustre vede protagonista un celebre dipinto di Leonardo da Vinci: Testa di donna, detta La Scapiliata, eccezionale prestito concesso dal Complesso Monumentale della Pilotta di Parma.
L’iniziativa anticipa le celebrazioni per i 500 anni dalla morte del genio toscano previste nel 2019.

Il fascino delle teste femminili

Leonardo fu sempre molto interessato al tema delle teste femminili con i capelli mossi dal vento, come testimonia un celebre passo del suo “Trattato di Pittura”: «Fa tu adonque alle tue teste gli capegli scherzare insieme col finto vento intorno alli giovanili volti e con diverso revoltare graziosamente ornargli». Queste righe sono considerate la miglior descrizione della Scapiliata, dipinta con terra d’ombra, ambra inverdita e biacca, sopra una piccola tavoletta di legno, larga e alta poco più di una spanna.

Da quando questa singolarissima opera è apparsa all’orizzonte della storia, gli studiosi non hanno mai smesso di interrogarsi sul suo autore e la sua effettiva natura – dipinto non finito? Abbozzo? Studio preparatorio? -, ma anche sulla data di realizzazione e sulla sua fortuna.

Il dipinto avrebbe poi conosciuto una grande fortuna, grazie alle citazioni fatte da pittori coevi come Bernardino Luini (1481-1532), alle numerose copie (antiche o meno) oggi note, e a un notevole numero di mostre moderne, nelle quali La Scapiliata di Parma è sempre stata accolta come un autentico ospite d’onore.

Accanto alla Scapiliata di Leonardo da Vinci sarà esposta una riproduzione digitale di Erodiade porta la testa di San Giovanni Battista a Salomè di Bernardino Luini. L’opera originale, datata tra il 1527 circa e conservata agli Uffizi dal 1793, è di straordinaria importanza storica: la sorprendente somiglianza tra la Testa di donna di Leonardo e la protagonista femminile del dipinto olio su tavola del pittore lombardo contribuisce a collocare a Milano il prototipo leonardesco almeno fino al 1530, sottolineando la fortissima influenza che il maestro toscano continuava a esercitare sui più giovani artisti che si erano formati o perfezionati alla sua bottega.

Il dialogo tra i volti del capolavoro di Leonardo e quello di Luini è qui reso possibile grazie all’esposizione di quest’ultimo sotto forma di DAW® – Digital Art Work, copia digitale riprodotta in serie limitata, numerata e certificata, in scala 1:1 in tutto e per tutto fedele all’originale, realizzata dall’azienda Cinello in accordo con le Gallerie degli Uffizi utilizzando un’innovativa tecnologia brevettata.

L’iniziativa è promossa da Save the Artistic Heritage, associazione non profit nata con l’obiettivo di valorizzare in ambito nazionale e internazionale il patrimonio storico e artistico, italiano in primis, attraverso azioni e strumenti di divulgazione e condivisione, in combinazione con le nuove tecnologie digitali, e di innescare nuove modalità di sostegno