Pino Pinelli. Pittura oltre il limite

DOVE

Palazzo Reale
Piazza del Duomo 12, Milano

Gallerie d’Italia
Piazza della Scala 6, Milano

QUANDO

Dal 10 luglio al 16 settembre 2018

Dal 10 luglio al 16 settembre 2018 la città di Milano celebra Pino Pinelli con Pittura oltre il limite, un’importante antologica su più sedi che ripercorre i cinquant’anni della carriera dell’artista catanese.
Autore affermato a livello internazionale, Pinelli è protagonista di un genere di pittura che si definisce attraverso il ricorso alla monocromia, il superamento della forma-quadro, il valore sensibile del colore e della disseminazione.

Una mostra divisa tra Palazzo Reale e le Gallerie d’Italia

Il percorso espositivo ha il suo fulcro a Palazzo Reale (che quest’estate ospita altre mostre dedicate ai protagonisti dell’arte contemporanea) e prosegue alle Gallerie d’Italia in Piazza Scala, mentre nella Sala della Pittura Analitica del Museo del Novecento è visibile l’opera Pittura Gr. (1976).

Oltre alla “disseminazione” intitolata Pittura R. (2004), nella Sala delle Colonne delle Gallerie d’Italia è possibile vedere una nuova e monumentale installazione: I cinque movimenti (2018).L’opera si compone di un centinaio di elementi materici creati con l’uso del colore rosso – spesso protagonista delle composizioni di Pinelli – e ottenuto mescolando cinque diverse tonalità di rosso. Entrando nella sala si viene accolti dal Preludio in Do Maggiore BWV 846, un brano di Bach scelto da Pinelli per accompagnare la fruizione della sua opera e illustrare l’alternanza dei cinque movimenti musicali: il ritmo grave, l’andante e il mosso, fino al brio e all’adagio.

La logica interna che sommuove il fare di Pinelli, nel rispondere a una necessità espansiva, di andare quasi a invadere lo spazio che come pagina bianca si offre ad accogliere il suo gesto pittorico, trova nella sala delle Gallerie d’Italia una sede adatta a esprimere le numerose potenzialità del suo “fare pittura”. Un’azione creativa che ha varie origini e diverse affinità. La pittura è gesto, materia, colore, ritmo. Ricorrendo all’uso di un solo colore – il rosso – Pinelli ha concepito una sequenza che va letta come successione di momenti concatenati e coordinati. Il momento di maggiore novità e libertà è la disposizione sulla parete più lunga di una serie di parabole lievemente arcuate, quasi serpentine, poste a diversa altezza, le cui direzioni non paiono destinate a incontrarsi. Nelle altre pareti il tema dell’andamento verticale e di quello orizzontale sono ripresi, ai due lati, per produrre una composizione che virtualmente va ad abbracciare tutte le dimensioni e le direzioni dello spazio.
Infine, nelle due pareti ai lati dell’ingresso, Pinelli gioca su un modello già in altre occasioni adottato, quello del rapporto fra pieno e vuoto, nel presentare delle forme plastiche in crescere e in levare, o in negativo e in positivo, dove le une paiono essere le cornici dalle quali hanno preso forma le altre.